Forse l’arte non salverà il mondo, ma può contribuire a migliorarlo.
Giulia Baita è laureata in Storia dell'Arte. E’ insegnante e artista. Dal 2015 al 2019 ha partecipato a numerose mostre internazionali come “Light Impression” (due volte a Miami), “MIRA Mobile Prize” (a Porto), “mDAC 2017” (Palo Alto). Alcuni dei suoi video d’arte realizzati con iPhone sono stati selezionati da festival come MoMo Festival, International Mobile Film Festival, Woman’s Mobile Film Festival, Los Angeles Film Festival. Nel 2016 ha collaborato con il compositore jazz Marco Testoni alla realizzazione di tre video musicali per i progetti “Impossible Humans” e “Ah!”. Nel 2017 ha fondato MAG Mobile Art Group, un gruppo di artisti che mira a promuovere la Mobile Art come nuova forma di arte contemporanea. Per due anni (dal 2017 al 2018) ha collaborato con la rivista “ONLY Mobile Art”, edita a NYC e diretta dal fotografo brasiliano Marcelo Barbusci. È stata giudice dei più importanti Mobile Art Awards e concorsi del mondo: tre volte per MIRA Mobile Prize (Porto), poi giudice per MDAC 2021 (Palo Alto, California), infine per Mobgraphia (San Paolo, Brasile). Nel marzo 2018 ha ideato e curato la sua prima mostra come curatrice a Cagliari (Italia) presentando artisti mobili provenienti da tutto il mondo. Ne sono seguite altre tre in Sardegna e a Milano. Nel frattempo ha curato la sua personale attività artistica con personali e collettive. Nel 2021 ha partecipato alla mostra “Talk with me” a Genova, Palazzo Ducale, e poi a Firenze per la “Biennale di Arte Contemporanea”. Per due volte (2021-2022) ha esposto a Milano e Fuerteventura su touch screen presso la MADS Art Gallery. A settembre 2022 ha partecipato alla mostra “Roots” a NYC presso la Galleria Arte Azulejo e poi a Milano presso la Galleria MAEC con la mostra “I have a dream”. Nel mese di Aprile presso la MEC gallery ha partecipato al Fuori Salone - Design Week con “Movement”. Scrive di lei la critica d'arte Elena Gollini: “Il suo lavoro artistico di Giulia è senza dubbio esauriente, completo, pulito. Le sue opere possiedono il valore del dono di essere particolarmente attraenti e di possedere una grande energia intrinseca. Invitano lo spettatore ad abbandonarsi alla poesia e alla bellezza”.

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